Mostra PINOCCHIO a cura di Fabio De Poli
Saturday 22/02 - ore 17:30

In occasione dell'apertura del Museo Pinocchio (Via Ricasoli, Firenze), a Giunti Odeon sarà inaugurata la mostra Pinocchio a cura di Fabio De Poli.

 

La mostra:

“Fabio De Poli dichiara, all’inizio, una sua pregiudiziale e ostinata antipatia per Pinocchio e le pinocchierie. Salvo poi ‘pentirsi’ e ricreare, affascinato dalla carta, dal colore, dalle forbici, dai materiali ‘poveri’ di una pittura sapiente, una specie di racconto per silhouette, dove il ricordo di Mazzanti, ma anche di Mattioli, è spinto in avanti, e trasforma in ritaglio colorato ogni personaggio, come in un gioco di bimbi che hanno imparato, e bene, la lezione di Matisse. De Poli si colloca al lembo estremo di contatto tra l’illustrazione del libro e la pittura dell’opera. Il suo lavoro è l’uno e l’altro. (…) Le tavole più significative di De Poli sono comunque quelle dove Pinocchio si prende la rivincita dell’antipatia dichiarata dall’artista e occupa lo spazio in maniera totale, con i suoi spigoli, le sue linee, le sue torsioni dinamiche, dividendo con quelle lo spazio del collage, diventando ombra e controluce, effetto ottico e realtà materiale e tattile.”

Valentino Baldacci e Andrea Rauch, Pinocchio e la sua immagine, Giunti 2006, p.44

 

L'artista:

Fabio De Poli nasce a Genova nel 1947, vive nella campagna intorno a Montecatini Terme (PT). Nel 1964 frequenta l’Istituto d’Arte di Firenze specializzandosi in grafica pubblicitaria sotto la guida di Lucio Venna. Agli inizi degli anni Settanta produce una serie di lavori New Dada. Viene segnalato per la Biennale dei giovani di Parigi da Enrico Crispolti; partecipa a numerose e importanti rassegne d’arte, si interessa al design, progettando mobili-oggetto e collabora, insieme a Eugenio Miccini e Antonio Bueno, alla realizzazione della rivista «Visual». Nel 1984 si trasferisce a Roma, ospite di Mario Ceroli, dove inizia un nuovo ciclo di lavori intitolato Roma. Nello stesso anno partecipa alla XXIX Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano. Da questo momento in poi le mostre personali e collettive si susseguono numerose, Fabio De Poli presenta pitture di grande formato, lavori di grafica, oggetti di design e libri d’artista. Inventa la rivista «Meta, parole e immagini» e nel 1992 partecipa alla mostra Libro d’artista italiano al Museum of Modern Art di New York, nel 1996 esce la monografia Fabio De Poli, opere 1969-1996, edita da Polistampa. Nel 1998 espone con Mario Ceroli nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio di Firenze Due atti unici, mentre nel 1999 Gillo Dorfles e Paolo Minetti presentano alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze il suo libro d’artista Pour Moi. Nello stesso anno realizza la sua prima mostra virtuale, The Most Beautiful Art Exhibition in the World. Dagli inizia degli anni Duemila partecipa a un sempre crescente numero di esposizioni e aumenta l’interesse dei critici d’arte nei suoi confronti tanto che nel 2002 è presente nel volume La storia dell’arte italiana, a cura di Giorgio Di Genova. La collaborazione con la galleria Farsetti lo porta a realizzare diverse esposizioni e nella sede milanese nel 2004 viene presentato il volume Fabio De Poli. Tracce d’artista edito da DoGi. A Vasto nel 2003 realizza due mosaici esterni di cento metri quadri su un edificio di civile abitazione progettato dallo Studio Dearch. Nel 2004 con la collaborazione di Mirabili colloca in viale Verdi a Montecatini una scultura in ferro, RossoAirone dedicata al Comune termale; l’anno seguente progetta una vetrata di 60 metri per il nuovo Ospedale Meyer di Firenze. Come illustratore pubblica con Andrea Rauch per La Biblioteca junior quattro libri per bambini: Notte di luna, che vincerà il Premio Andersen come miglior albo illustrato, Zan-denti, Pinocchio e Filo, mentre con la casa editrice Usher Arte pubblica nel 2010 una raccolta di lavori intitolata Cinquanta Piccoli De Poli. Dopo i fatti dell’11 settembre a New York consegna un’opera in memoria della strage al Consolato americano di Firenze e inaugura al Palace Hotel di Vasto, uno spazio arte diretto da Nicola Cucinieri, realizzando un’installazione permanente di 63 lavori dal titolo Ritratto continuo. Dagli inizi degli anni 2000 si è dedicato alla realizzazione della grafica che viene consegnata ai vincitori del premio Capalbio Cinema e alla progettazione delle vetrate del nuovo Museo della Resistenza a Siena. Successivamente diventa direttore artistico della Galleria Usher Arte di Lucca e dal 2015 è direttore artistico dello spazio Art Corner presso la Biblioteca San Giorgio di Pistoia. È del 2012 a Palazzo Mattioli a Vasto la grande mostra antologica 20 anni con Vasto, ma negli anni a seguire le esposizioni personali, le partecipazioni e gli interventi come grafico, design e artista si succedono a ritmo serrato. Collabora assiduamente con l’Archivio Carlo Palli ed è presente alle numerose mostre collettive realizzate dall’archivio stesso. Molte altre sono le collaborazioni con enti pubblici e privati tra questi ricordiamo SheetArt e Compagnia dei Santi Bevitori. A gennaio 2020 espone la serie Libri clandestini nello stand della casa editrice Gli Ori ad Artefiera a Bologna e nel giugno dello stesso anno pubblica il libro Tutta colpa di Raffaello per i tipi della stessa casa editrice. È della primavera del 2022 la mostra Libri clandestini a Civitanova Marche nella quale viene presentato nella sua interezza il progetto dedicato ai libri, argomento su cui De Poli, nel corso degli anni, è tornato a più riprese. Nel 2023 è stato nominato accademico ad honorem dell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze. Nell’estate del 2024 partecipa con la mostra personale On the road, curata da Fabio Gori per “Paesaggi contemporanei”, un progetto di arte contemporanea di valorizzazione del territorio a cura del Comune di Radicondoli. In novembre la stessa mostra viene ospitata nelle sede milanese della Galleria Farsetti. Parallelamente prosegue la sua attività di curatela dello spazio Art Corner presso la Biblioteca San Giorgio di Pistoia e organizza una mostra su Saul Steinberg proponendo una rassegna di copertine che l’illustratore aveva realizzato per la rivista americana il “NewYorker”. Nel 2025 è presente ad ARTEFIERA Bologna con la Galleria Frediano Farsetti.

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