𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙞 – 𝙋𝙖𝙧𝙤𝙡𝙚 𝙞𝙣 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙚 è finalmente giunta alla sua III edizione e, per 5 serate, porterà la cultura nelle piazze della nostra splendida città!
Tra gli oltre 60 eventi proposti... ci sono anche quelli di GO in Piazza Strozzi.
Martedì 11 giugno, alle 19.30, Federico Vitella, in dialogo con Marco Luceri, presenterà il libro Maggiorate. Divismo e celebrità nella nuova Italia (Marsilio Editori).
(Le Piazze dei Libri è un progetto di Confartigianato Imprese Firenze, cofinanziato dalla Città di Firenze, nell'ambito dell'Estate Fiorentina 2024 - iniziativa proposta nel Piano Operativo della Città di Firenze)
Il libro:
La fortunata espressione “maggiorata”, coniata dallo sceneggiatore Continenza sul cantiere di Altri tempi (1952), uscì subito dal film di Blasetti per attaccarsi a Gina Lollobrigida. E da Gina Lollobrigida, nel discorso giornalistico come nella riflessione storiografica, finì presto per designare una batteria di attrici di successo, accomunata dalla non comune carica sessuale: Silvana Mangano, Silvana Pampanini, Sophia Loren su tutte. Le maggiorate erano contese dai principali produttori di Cinecittà, riempivano le sale di ogni ordine e grado di esercizio, scatenavano inquietanti episodi di delirio collettivo, facevano notizia su quotidiani e rotocalchi, prestavano i connotati a icastici marchi del made in Italy, inauguravano festival ed eventi esclusivi, visitavano ufficialmente le autorità di mezzo mondo. Le maggiorate erano famose, erano celebrità, erano persone pubbliche. Erano dive. La loro salienza andava ben oltre il personaggio, il film, il cinema, per incarnare più generalmente forme di vita seducenti e modi di essere replicabili della nuova Italia repubblicana. Mescolando fonti e metodologie di ricerca, al divismo delle maggiorate questo libro intende dare la massima rilevanza quale agente di storia: fatto sociale capace di modificare prassi lavorative, generare forme della rappresentazione, veicolare discorsi di genere, mobilitare su larga scala desideri, aspirazioni, preoccupazioni. Nel momento in cui si paventa la morte della Settima arte, l’immagine transmediale di Lollobrigida, Loren, Mangano e Pampanini ci riporta a quell’età dell’oro in cui il cinema stava nel pieno centro dell’industria culturale, e da lì si estendeva in tutte le direzioni possibili, offrendo generosamente miti, riti, beni che facevano da collante sentimentale al Paese.
L'autore:
Federico Vitella (1977) è professore ordinario presso l’Università di Messina. Si occupa di storia del cinema italiano, con particolare attenzione per le culture della produzione, la genetica del film d’autore e i fenomeni divistici degli anni centrali del Novecento. La sua ultima monografia, premio Limina 2019 per la saggistica di area mediologica, è L’età dello schermo panoramico. Il cinema italiano e la rivoluzione widescreen (ETS 2018). Per Marsilio, ha scritto Il montaggio nella storia del cinema (2009), ha curato con Federico Pierotti il volume collettaneo Il cinema dello sguardo (2019), e ha realizzato l’edizione critica della commedia di Michelangelo Antonioni ed Elio Bartolini Scandali segreti (2012).