

A Giunti Odeon una selezione di classici americani degli anni '80! Colorati, folli, sperimentali, gioiosi e oscuri allo stesso tempo: i film di quel decennio sono il caleidoscopio di una società rinnovata ed euforica, ma non priva di ombre. Ecco allora i film di maestri come Robert Zemeckis, David Cronenberg, Terry Gilliam, Martin Scorsese e tanti altri cult da vedere e rivedere!

Hellen Ligios torna da GO per presentare la sua ultima uscita, Ci volevamo noi - Claimed (Magazzini Salani), in compagnia della nostra libraia Sabrina Patanè!
Il libro:
JACKSON HA IMPARATO AD ABBASSARE LE DIFESE. LIZ HA IMPARATO A COMBATTERE. SOLO L’AMORE PUÒ DIRE SE È UN NUOVO INIZIO O DAVVERO LA FINE.
Jackson non ha mai creduto di meritare un futuro, ma quando ha finalmente ammesso a se stesso che Liz è sempre stata la sua luce nell’oscurità, qualcosa in lui è cambiato. Ora che il passato bussa con più violenza che mai, e il presente si tinge di minacce e tradimenti, Jax è pronto a rischiare la sua vita per proteggerla. Liz, però, non è più la ragazza da salvare. Non ha ancora ricucito le ferite che Jax le ha inferto, ma giorno dopo giorno sta trovando la forza per andare avanti. Fidarsi di nuovo di lui è una scommessa troppo pericolosa, soprattutto quando l’amore si intreccia con segreti, pericoli e nemici che tornano a cercare vendetta. In un gioco dove tutto può andare in frantumi, solo una cosa è certa: il lieto fine non è mai semplice. Va conquistato. Anche a costo di perdere tutto.
L'autrice:
Hellen Ligios è un’autrice italiana che scrive sotto pseudonimo. Nata e cresciuta a Roma, ha studiato Lingue orientali e si è specializzata in giapponese. Per due anni ha vissuto a Tokyo. Da sempre lettrice accanita, adora creare mondi in cui rifugiarsi. Ha esordito su Wattpad, dove le sue storie sono amatissime. Con Magazzini Salani ha già pubblicato Ci volevamo noi. Chained e Ci volevamo noi. Cursed.

Tre capolavori del cinema muto italiano (a Giunti Odeon in nuove splendide versioni restaurate con accompagnamenti musicali originali) per scoprire il fascino del "diva-film". Tre film abitati da formidabili donne e attrici, che un secolo fa divennero protagoniste assolute della cultura dell’immagine. Ma l'amore mio non muore (1913), primo film di Lyda Borelli e origine del diva-film: un tuffo nell’immaginario, nella cultura, nella moda liberty italiana. Sangue blu (1914): Francesca Bertini raggiunge lo status di diva in un sontuoso melodramma coniugale e materno. Assunta Spina (1915), ‘il’ film della Bertini, anche regista: il suo successo più grande, il suo ruolo più appassionato, il capostipite del realismo cinematografico.

Uno straordinario viaggio attraverso i miti, i capolavori e le leggende del cinema di Hollywood. Da Keaton a Kubrick, da Welles a Coppola e a Scorsese, a Giunti Odeon una serie di documentari, ricchi di filmati e testimonianze, su un secolo e più di cinema americano: un avvincente racconto sulla più grande e folgorante industria dei sogni.

Arriva da GO il Book Club!
Tre semplicissime regole:
1. Leggi il nostro libro del mese (Intermezzo di Sally Rooney)
2. Prenotati alla cassa di GO per partecipare e vieni a commentare il libro insieme ai nostri librai e ad altri lettori!
3. Alla fine dell'incontro, scegli uno tra i tre libri proposti dai nostri librai. Il più votato diventerà la lettura del mese successivo!

La splendida serie "Favole europee" d'animazione realizzate negli anni Settanta e basate su racconti e storie del folklore di varie nazioni europee, dall'Italia alla Francia, dal Belgio all'Ungheria, dalla Svizzera all'Inghilterra. I corti in rotazione prendono spunto dal Carnevale: quindici brevi film d’animazione frutto di coproduzioni internazionali, ognuno dei quali narra una fiaba appartenente alla tradizione popolare di un paese europeo.

Claudia Zanella e Christian Brogna, in dialogo con Ginevra Barbetti, presentano Awake. Il magnifico viaggio nella mente umana di un neurochirurgo che opera i suoi pazienti da svegli. (Rizzoli)
Il libro:
Un libro che unisce divulgazione e tensione narrativa e nel quale si intrecciano tante storie, compresa quella dello stesso chirurgo, che pochi anni fa, colpito da meningite, è stato in coma e ha sperimentato cosa accade alla nostra mente nel limbo tra la vita e la morte.
Roma, 10 ottobre 2022. In una sala operatoria, con le labbra strette al suo sassofono e le dita sui tasti, un uomo sta suonando le note di "Love Story", mentre un altro uomo sta asportando dal suo cervello un tumore che da tutti, fino a quel momento, era stato giudicato inoperabile. Il chirurgo è Christian Brogna: con la sua équipe, opera ormai da anni in ""awake surgery"", una tecnica in cui il paziente è sveglio, cosciente, chiamato a interagire proprio perché – grazie alle sue reazioni – è possibile mappare con precisione millimetrica le miriadi di connessioni neuronali e ridurre al minimo il rischio di danneggiarle, preservando così le funzioni cognitive, emotive e relazionali che definiscono l’identità di ciascuno di noi. L’intervento sul sassofonista ha avuto un’eco straordinaria in tutto il mondo, ma è solo una tappa di un percorso lungo e articolato, fatto di studi, conoscenze, approfondimenti, incontri decisivi, intuizioni, viaggi, amore. E in "Awake", nato dalla collaborazione con la scrittrice Claudia Zanella, ritroviamo tutto questo: la storia sincera, commovente, ricca di pathos, di un medico che ha sempre messo i suoi pazienti davanti a ogni cosa.
Gli autori:
CHRISTIAN BROGNA (Roma, 1980), neurochirurgo, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e svolge progetti di ricerca su tecnologie e terapie innovative nel trattamento dei tumori cerebrali. Dopo aver lavorato molti anni all’estero, da poco è tornato in Italia. Nel 2024 ha ricevuto dall’Ordine dei Medici un prestigioso riconoscimento per l’eccellenza nel campo medico e il notevole contributo alla salute dei pazienti”. Attualmente opera a Roma, supportato da un’équipe di specialisti di formazione internazionale.
CLAUDIA ZANELLA è nata a Firenze nel 1979 e vive a Roma. Dopo una laurea in Lettere e Filosofia e un Diploma alla Scuola Nazionale di Cinema, lavora come attrice. È stata diretta, tra gli altri, da Luca Guadagnino e Gabriele Salvatores. Ha scritto articoli per diverse riviste. Ha pubblicato Tu e nessun’altra (2015) e Meglio un giorno da vegana (2017)
Attore (e regista) dall'incredibile talento artistico, Paul Newman è stato uno degli interpreti più ammirati della storia del cinema americano, avendo dato vita, soprattutto tra gli anni '50 e '60, a personaggi indimenticabili. Giunti Odeon rende omaggio al grande attore con tre dei film più importanti tra quelli da lui interpretati, autentici capolavori diretti da altrettanti grandi registi.

AutografiaGOgò si arricchisce di un nuovo appuntamento: sarà con noi Charlotte Rose per firmare le copie della sua nuova uscita Prohibited (Sperling&Kupfer), da noi già disponibile anche in preorder!
Info utili:

La bellezza e lo star-system, il talento e la fragilità, le luci del cinema e le ombre della vita: Giunti Odeon rende omaggio a una delle più straordinarie dive della storia del cinema, Marilyn Monroe, con tre dei suoi film più celebri e iconici, autentici capolavori diretti da altrettanti grandi registi.

Lo scrittore Andrew Miller arriverà a Giunti Odeon per presentare il suo ultimo libro La terra d'inverno (NN Editore) insieme a Luca Starita.
Il libro:
Inghilterra, primi anni Sessanta. Nell’inverno più freddo del secolo, Eric è un medico di campagna, orgoglioso delle proprie umili origini e della vita che conduce accanto alla bella e devota moglie Irene. La coppia sta per avere un figlio, ma dietro l’apparente serenità si nasconde la crisi: da qualche tempo Eric ha un’amante, una donna sposata, che accende in lui il desiderio di fuga. Ferita dalla crescente distanza dal marito, Irene trova conforto nell’amicizia con Rita, giovane sposa a sua volta in attesa, che insieme al marito Bill si è da poco trasferita da Londra nella fattoria vicina. Anche la nuova coppia è attraversata dall’inquietudine: Bill fatica a adattarsi alla vita di campagna e Rita cerca di lasciarsi alle spalle un passato che non smette di tormentarla. Nell’abbraccio della neve che cade incessante isolando le strade e le case, un fatale errore di Eric fa esplodere la tensione latente, costringendo i protagonisti ad affrontare le proprie speranze tradite. Andrew Miller racconta di una piccola comunità di persone in un momento storico in cui il passato pesa come un fardello e il futuro è una promessa di cambiamenti e libertà. E con la sapienza di un grande narratore, ne illumina sogni e illusioni, fantasmi e paure.
L'autore:
Andrew Miller è uno scrittore britannico, vive nel Somerset. I suoi libri hanno ottenuto numerosi riconoscimenti: Il talento del dolore (Bompiani 1999) ha vinto, tra gli altri, l’International IMPAC Dublin Literary Award e il Grinzane Cavour per la letteratura in lingua straniera; La terra d’inverno è stato premiato con il Walter Scott Prize, ed è entrato nella shortlist del Booker Prize 2025. NNE pubblicherà anche Ossigeno.

A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 1: Una folgorazione visiva
Il primo contatto tra Pasolini e il mondo del cinema avviene alla metà degli anni ’50, quando lo scrittore e poeta inizia a lavorare come sceneggiatore. Da lì a poco tempo il passo verso la regia è breve, anche perché Pasolini intende ridefinire il proprio ruolo di intellettuale e confrontarsi con un linguaggio, quello del cinema, per lui ancora sconosciuto. La realizzazione del primo film, Accattone (1961), raccogliendo l’eredità neorealista, gli permette di mostrare il mondo del sottoproletariato romano al suo crepuscolo. Nel film sono già evidenti le sue fonti visive e culturali: Dante, Giotto, Masaccio, Bach.

Nuovo appuntamento sul palco con Lo stalking. Lo stalking. Analisi criminologica, aspetti normativi, strategie di prevenzione e contrasto (Edizioni Del Faro) di Armando Ago. Saranno presenti oltre all'autore anche il giornalista Gianmaria Frati, l'avvocata Annalisa Gordigiani e la psicologa Elisa Bongini, responsabile dell'area sulla violenza maschile di Artemisia.
L’autore, forte della sua esperienza professionale e di un’approfondita ricerca criminologica e giuridica, nel libro offre un’analisi completa delle radici dello stalking: dalle forme tradizionali al cyberstalking, fino alle più recenti evoluzioni. Il volume ripercorre inoltre il quadro normativo e giurisprudenziale, italiano e internazionale, ed evidenzia le strategie di prevenzione e gli strumenti concreti, giuridici e operativi, per proteggere le vittime e contrastare i persecutori.
La presentazione è un’occasione preziosa per riflettere su uno dei fenomeni più inquietanti e attuali della nostra società.
L'autore:
Armando Ago, Tenente Colonnello dei Carabinieri, insegnante di Tecniche Investigative presso la Scuola Marescialli dei Carabinieri di Firenze, autore del libro “Lo stalking. Analisi criminologica, aspetti normativi, strategie di prevenzione e contrasto”, pubblicato nell’aprile 2025 dalle Edizioni del Faro di Trento.

A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 2 - La “lingua scritta della realtà”
Dopo il film d’esordio Pasolini inizia a riflettere sul cinema anche da un punto di vista teorico, definendo il linguaggio cinematografico “la lingua scritta della realtà” e ragionando in maniera allegorica su alcune delle sue forme, come il montaggio, il piano-sequenza, la soggettiva libera indiretta, l’immagine-tempo. Nei due film Mamma Roma (1962) e La ricotta (1963) sono pienamente visibili queste idee, unite alla ricerca poetica sugli ultimi, che continua a perseguire.

A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 3: La città di Dio
Il Vangelo secondo Matteo (1964) rappresenta per Pasolini il primo film-mondo, quello che riassume la sua poetica e il suo stile nella prima metà degli anni Sessanta, nonché la forma estetica e morale della sua idea di cinema. Un film in forma di sacra rappresentazione magmatica, dove marxismo, cristianesimo, umanesimo danno forma a un Vangelo privo di retorica, con un Cristo anarchico e al di sopra della ragione, in un Sud dove si intravedono ancora i segni della sacralità della vita.

A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 4: Utopie e disillusioni
La seconda parte degli anni Sessanta rappresenta per Pasolini il tramonto dell’utopia, in un Paese che il regista vede votato sempre di più verso l’autodistruzione. Sono gli anni di una progressiva e malinconica disillusione: con Uccellacci e uccellini (1965), La Terra vista dalla Luna (1966) e Che cosa sono le nuvole? (1967) Pasolini si confronta con la forma dell’allegoria satirica, mentre Teorema (1968) è il film che segna il consapevole isolamento intellettuale di Pasolini e la condanna definitiva della borghesia italiana.

A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 5: Alla ricerca del mito perduto
Nell’ultima parte della sua carriera Pasolini si confronta con una delle radici culturali più forti del suo percorso artistico e intellettuale: il mito greco. Prima in Edipo re (1969) e poi in Medea (1970), Pasolini mostra una forza e una ricchezza ancora a disposizione dell’uomo di oggi, essendo il mito il nucleo oscuro e vitale dell’esperienza vissuta. Un discorso che prosegue nei tre film della “trilogia della vita”, per interrompersi nell’ultimo film, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).
Odeon, la sua storia nel cuore di Firenze.
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