François Truffaut e Jean-Luc Godard: due grandissimi maestri della storia del cinema, protagonisti indiscussi di una stagione irripetibile come la Nouvelle vague francese. Prima amici, poi rivali, diversissimi tra loro, ma legati entrambi da un amore viscerale per il cinema: a Giunti Odeon una serie di film documentari che raccontano il loro contrastante rapporto.
Giunti Odeon celebra il cinema al femminile, proponendo tre cult, uno di ieri e due di oggi, con protagoniste assolute le donne. Tenaci e appassionate, divise tra scelte difficili e amori appassionati, quelle raccontate in questi due film sono le donne che non si fermano davanti a niente e che non hanno paura di affrontare le insidie della vita, pur di non rinunciare alla propria identità.
Wes Anderson è uno dei maestri del cinema contemporaneo, amatissimo dal pubblico in tutto il mondo per il suo stile e la sua poetica inconfondibili. Giunti Odeon dedica un omaggio al grande regista americano con una selezione dei suoi film più celebri, tutti in versione originale con sottotitoli in italiano.
Giunti Odeon propone 2 film imperdibili dedicati a Dante Alighieri, in versione restaurata. Inferno (1911), prodotto dalla Milano Films, il primo adattamento della Divina Commedia. A lungo disponibile solo in copie danneggiate, mutile o censurate, Inferno è stato restituito alla sua edizione princeps, alla corretta successione delle inquadrature, alla pienezza della sua luce e dei suoi colori da un lungo lavoro di restauro curato dalla Cineteca di Bologna. Cent’anni dopo, lo spettatore si trova nuovamente avvolto nella visione orrida e meravigliosa di figurazioni ispirate a Gustave Doré (e ad altri illustratori), ma come rivisitate da un Méliès crudele: desolazione delle lande bucate dai sepolcri aperti, bagliori repentini, la petrosità degli orridi, l’acume dei roveti secchi, dannati striscianti o che procedono decapitati mutilati sventrati, le fattezze bizzarre delle creature mitologiche, le mostruose metamorfosi... A seguire uno dei primi film realizzati sulla vita di Dante Alighieri: uscito più di un secolo fa (nel 1922) Dante nella vita e nei tempi suoi fu girato interamente a Firenze ed è uno dei film più lunghi (92') della storia del cinema muto italiano. Nel film Dante si trova al centro di intrecci politici e della vicenda d’amore tra Segna de’ Calligai e Coronella, quest’ultima una monaca che viene rapita dal convento. Il rapimento innesca una serie di reazioni di cui sono protagonisti Guelfi e Ghibellini. Dopo la morte di Dante a Ravenna, dove si era recato per scongiurare la guerra con i Veneziani, il figlio ritroverà, grazie ad una visione notturna, l’ultima parte della Divina Commedia, che era andata perduta.
A Giunti Odeon una ricca selezione di film e documentari sulla pittura, le arti visive e il fumetto nel '900. Si tratta di una selezione di titoli molto rari (con numerosi film sperimentali e d'artista) - provenienti dall'archivio della Cineteca di Bologna - e dedicati alla vita e alle opere di Alberto Burri, Umberto Boccioni, Primo Conti, Giorgio De Chirico, Antoni Gaudì, Alberto Grifi, Hugo Pratt, Gino Rossi e molti altri.
Quando uno dei più grandi attori e registi inglesi incontra la regina del giallo. Negli ultimi anni Kenneth Branagh ha iniziato ad adattare per il cinema i più celebri romanzi di Agatha Christie, impersonando con originalità e raffinatezza il più famoso dei suoi personaggi: Hercule Poirot. Giunti Odeon propone i primi due film di questa "serie".
Pronti a fare con noi un viaggio dentro la mente dei più spietati predatori americani e di chi ha provato a fermarli? Stefano Nazzi sarà con noi per parlare del suo Predatori (Mondadori) in dialogo con Edoardo Orlandi!
Il libro:
Ci sono stati anni, in America, in cui il male sembrava annidarsi ovunque. Nei parcheggi bui, ai lati delle strade, nelle case più insospettabili. L'FBI l'ha definita «l'epidemia», l'età dell'oro dei serial killer, che tra gli anni Sessanta e Novanta furono quasi duemila. Uccidevano in silenzio, con metodo, con fantasia e, spesso, con una faccia rassicurante. «Siamo i vostri figli, siamo i vostri mariti, siamo dappertutto» ha detto Ted Bundy, uno dei più famosi. E aveva ragione. Con la sua prosa intensa e incalzante, Stefano Nazzi ripercorre quei decenni bui, portandoci nelle menti di alcuni dei più spaventosi serial killer americani. Come John Wayne Gacy, che vestiva da clown alle feste per bambini e seppelliva adolescenti sotto casa. Edmund Kemper, il gigante gentile che discuteva con gli agenti di Shakespeare e poi tornava a sezionare cadaveri. David Berkowitz, il Figlio di Sam, che diceva di agire per ordine di un labrador posseduto dal demonio. E ancora, Dennis Rader, padre di famiglia e tecnico della sicurezza, che si firmava BTK - «Bind, Torture, Kill» - e Aileen Wuornos, che sosteneva di uccidere per difendersi, ma lo fece sei volte, a sangue freddo. E come Ted Bundy, colto, brillante, magnetico, «un tipico ragazzo americano che uccide tipiche ragazze americane». Accanto a loro, ci sono le storie delle donne e degli uomini che li hanno inseguiti, studiati, catalogati. Negli scantinati di Quantico, due agenti dell'FBI, Robert Ressler e John Douglas, iniziarono ad analizzare i profili degli assassini seriali e poi a parlare con loro. Insieme alla psicologa Ann Burgess, visitarono le carceri di massima sicurezza e intervistarono trentasei serial killer. Da quelle conversazioni nacque il profiling, l'idea che dietro l'apparente caos ci fosse un metodo e che dunque si potessero prevedere azioni imprevedibili. Fu Ressler a coniare il termine «serial killer», Douglas ne tracciò le prime tipologie. Cercarono schemi, modelli, ricorrenze. Furono i primi mindhunters, i cacciatori della mente. Questo libro è il racconto di quell'epoca.
L'autore:
Stefano Nazzi è un giornalista, podcaster e autore italiano. Ha un blog, Kronaka.it, dove racconta storie d'attualità, spesso di cronaca nera. Tematica protagonista anche nel suo podcast di successo, Indagini, per il Post. Nel 2011 Laterza pubblica Kronaka. Viaggio nel cuore oscuro del Nord. Seguono per Mondadori nel 2023 Il volto del male, nel 2024 Canti di guerra e nel 2025 Predatori. I serial killer che hanno segnato l'America.
A Giunti Odeon una selezione di classici americani degli anni '80! Colorati, folli, sperimentali, gioiosi e oscuri allo stesso tempo: i film di quel decennio sono il caleidoscopio di una società rinnovata ed euforica, ma non priva di ombre. Ecco allora i film di maestri come Robert Zemeckis, David Cronenberg, Terry Gilliam, Martin Scorsese e tanti altri cult da vedere e rivedere!
Hellen Ligios torna da GO per presentare la sua ultima uscita, Ci volevamo noi - Claimed (Magazzini Salani), in compagnia della nostra libraia Sabrina Patanè!
Il libro:
JACKSON HA IMPARATO AD ABBASSARE LE DIFESE. LIZ HA IMPARATO A COMBATTERE. SOLO L’AMORE PUÒ DIRE SE È UN NUOVO INIZIO O DAVVERO LA FINE.
Jackson non ha mai creduto di meritare un futuro, ma quando ha finalmente ammesso a se stesso che Liz è sempre stata la sua luce nell’oscurità, qualcosa in lui è cambiato. Ora che il passato bussa con più violenza che mai, e il presente si tinge di minacce e tradimenti, Jax è pronto a rischiare la sua vita per proteggerla. Liz, però, non è più la ragazza da salvare. Non ha ancora ricucito le ferite che Jax le ha inferto, ma giorno dopo giorno sta trovando la forza per andare avanti. Fidarsi di nuovo di lui è una scommessa troppo pericolosa, soprattutto quando l’amore si intreccia con segreti, pericoli e nemici che tornano a cercare vendetta. In un gioco dove tutto può andare in frantumi, solo una cosa è certa: il lieto fine non è mai semplice. Va conquistato. Anche a costo di perdere tutto.
L'autrice:
Hellen Ligios è un’autrice italiana che scrive sotto pseudonimo. Nata e cresciuta a Roma, ha studiato Lingue orientali e si è specializzata in giapponese. Per due anni ha vissuto a Tokyo. Da sempre lettrice accanita, adora creare mondi in cui rifugiarsi. Ha esordito su Wattpad, dove le sue storie sono amatissime. Con Magazzini Salani ha già pubblicato Ci volevamo noi. Chained e Ci volevamo noi. Cursed.
Arriva da GO il Book Club!
Tre semplicissime regole:
1. Leggi il nostro libro del mese (Intermezzo di Sally Rooney)
2. Prenotati alla cassa di GO per partecipare e vieni a commentare il libro insieme ai nostri librai e ad altri lettori!
3. Alla fine dell'incontro, scegli uno tra i tre libri proposti dai nostri librai. Il più votato diventerà la lettura del mese successivo!
Claudia Zanella e Christian Brogna, in dialogo con Ginevra Barbetti, presentano Awake. Il magnifico viaggio nella mente umana di un neurochirurgo che opera i suoi pazienti da svegli. (Rizzoli)
Il libro:
Un libro che unisce divulgazione e tensione narrativa e nel quale si intrecciano tante storie, compresa quella dello stesso chirurgo, che pochi anni fa, colpito da meningite, è stato in coma e ha sperimentato cosa accade alla nostra mente nel limbo tra la vita e la morte.
Roma, 10 ottobre 2022. In una sala operatoria, con le labbra strette al suo sassofono e le dita sui tasti, un uomo sta suonando le note di "Love Story", mentre un altro uomo sta asportando dal suo cervello un tumore che da tutti, fino a quel momento, era stato giudicato inoperabile. Il chirurgo è Christian Brogna: con la sua équipe, opera ormai da anni in ""awake surgery"", una tecnica in cui il paziente è sveglio, cosciente, chiamato a interagire proprio perché – grazie alle sue reazioni – è possibile mappare con precisione millimetrica le miriadi di connessioni neuronali e ridurre al minimo il rischio di danneggiarle, preservando così le funzioni cognitive, emotive e relazionali che definiscono l’identità di ciascuno di noi. L’intervento sul sassofonista ha avuto un’eco straordinaria in tutto il mondo, ma è solo una tappa di un percorso lungo e articolato, fatto di studi, conoscenze, approfondimenti, incontri decisivi, intuizioni, viaggi, amore. E in "Awake", nato dalla collaborazione con la scrittrice Claudia Zanella, ritroviamo tutto questo: la storia sincera, commovente, ricca di pathos, di un medico che ha sempre messo i suoi pazienti davanti a ogni cosa.
Gli autori:
CHRISTIAN BROGNA (Roma, 1980), neurochirurgo, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e svolge progetti di ricerca su tecnologie e terapie innovative nel trattamento dei tumori cerebrali. Dopo aver lavorato molti anni all’estero, da poco è tornato in Italia. Nel 2024 ha ricevuto dall’Ordine dei Medici un prestigioso riconoscimento per l’eccellenza nel campo medico e il notevole contributo alla salute dei pazienti”. Attualmente opera a Roma, supportato da un’équipe di specialisti di formazione internazionale.
CLAUDIA ZANELLA è nata a Firenze nel 1979 e vive a Roma. Dopo una laurea in Lettere e Filosofia e un Diploma alla Scuola Nazionale di Cinema, lavora come attrice. È stata diretta, tra gli altri, da Luca Guadagnino e Gabriele Salvatores. Ha scritto articoli per diverse riviste. Ha pubblicato Tu e nessun’altra (2015) e Meglio un giorno da vegana (2017)
AutografiaGOgò si arricchisce di un nuovo appuntamento: sarà con noi Charlotte Rose per firmare le copie della sua nuova uscita Prohibited (Sperling&Kupfer), da noi già disponibile anche in preorder!
Info utili:
A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 1: Una folgorazione visiva
Il primo contatto tra Pasolini e il mondo del cinema avviene alla metà degli anni ’50, quando lo scrittore e poeta inizia a lavorare come sceneggiatore. Da lì a poco tempo il passo verso la regia è breve, anche perché Pasolini intende ridefinire il proprio ruolo di intellettuale e confrontarsi con un linguaggio, quello del cinema, per lui ancora sconosciuto. La realizzazione del primo film, Accattone (1961), raccogliendo l’eredità neorealista, gli permette di mostrare il mondo del sottoproletariato romano al suo crepuscolo. Nel film sono già evidenti le sue fonti visive e culturali: Dante, Giotto, Masaccio, Bach.
Nuovo appuntamento sul palco con Lo stalking. Lo stalking. Analisi criminologica, aspetti normativi, strategie di prevenzione e contrasto (Edizioni Del Faro) di Armando Ago. Saranno presenti oltre all'autore anche la Dottoressa Maria Cristina Papa (Primo Dirigente della Polizia di Stato, dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze), l'avvocata Annalisa Gordigiani e la psicologa Elisa Bongini, responsabile dell'area sulla violenza maschile di Artemisia.
L’autore, forte della sua esperienza professionale e di un’approfondita ricerca criminologica e giuridica, nel libro offre un’analisi completa delle radici dello stalking: dalle forme tradizionali al cyberstalking, fino alle più recenti evoluzioni. Il volume ripercorre inoltre il quadro normativo e giurisprudenziale, italiano e internazionale, ed evidenzia le strategie di prevenzione e gli strumenti concreti, giuridici e operativi, per proteggere le vittime e contrastare i persecutori.
La presentazione è un’occasione preziosa per riflettere su uno dei fenomeni più inquietanti e attuali della nostra società.
L'autore:
Armando Ago, Tenente Colonnello dei Carabinieri, insegnante di Tecniche Investigative presso la Scuola Marescialli dei Carabinieri di Firenze, autore del libro “Lo stalking. Analisi criminologica, aspetti normativi, strategie di prevenzione e contrasto”, pubblicato nell’aprile 2025 dalle Edizioni del Faro di Trento.
A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 2 - La “lingua scritta della realtà”
Dopo il film d’esordio Pasolini inizia a riflettere sul cinema anche da un punto di vista teorico, definendo il linguaggio cinematografico “la lingua scritta della realtà” e ragionando in maniera allegorica su alcune delle sue forme, come il montaggio, il piano-sequenza, la soggettiva libera indiretta, l’immagine-tempo. Nei due film Mamma Roma (1962) e La ricotta (1963) sono pienamente visibili queste idee, unite alla ricerca poetica sugli ultimi, che continua a perseguire.
A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 3: La città di Dio
Il Vangelo secondo Matteo (1964) rappresenta per Pasolini il primo film-mondo, quello che riassume la sua poetica e il suo stile nella prima metà degli anni Sessanta, nonché la forma estetica e morale della sua idea di cinema. Un film in forma di sacra rappresentazione magmatica, dove marxismo, cristianesimo, umanesimo danno forma a un Vangelo privo di retorica, con un Cristo anarchico e al di sopra della ragione, in un Sud dove si intravedono ancora i segni della sacralità della vita.
A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 4: Utopie e disillusioni
La seconda parte degli anni Sessanta rappresenta per Pasolini il tramonto dell’utopia, in un Paese che il regista vede votato sempre di più verso l’autodistruzione. Sono gli anni di una progressiva e malinconica disillusione: con Uccellacci e uccellini (1965), La Terra vista dalla Luna (1966) e Che cosa sono le nuvole? (1967) Pasolini si confronta con la forma dell’allegoria satirica, mentre Teorema (1968) è il film che segna il consapevole isolamento intellettuale di Pasolini e la condanna definitiva della borghesia italiana.
A cinquanta anni esatti dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini, i cinque incontri dedicati al grande regista permetteranno agli iscritti di avventurarsi in uno dei percorsi autoriali più originali ed entusiasmanti dell’intera storia del cinema. Pasolini ha esplorato da un punto di vista molto personale le possibilità del linguaggio cinematografico, da lui stesso definito “la lingua scritta della realtà”, capace di mostrare i cambiamenti e le contraddizioni della società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. In questa ricerca convergono alcune delle grandi suggestioni culturali pasoliniane, tra cui il marxismo, la religione, il mito, il corpo e la pittura, mai disgiunte le une dalle altre.
Incontro 5: Alla ricerca del mito perduto
Nell’ultima parte della sua carriera Pasolini si confronta con una delle radici culturali più forti del suo percorso artistico e intellettuale: il mito greco. Prima in Edipo re (1969) e poi in Medea (1970), Pasolini mostra una forza e una ricchezza ancora a disposizione dell’uomo di oggi, essendo il mito il nucleo oscuro e vitale dell’esperienza vissuta. Un discorso che prosegue nei tre film della “trilogia della vita”, per interrompersi nell’ultimo film, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).
Odeon, la sua storia nel cuore di Firenze.
Dal 1922 i film più belli, gli ospiti più illustri, gli eventi più importanti hanno avuto come palcoscenico Il magnifico cinema teatro di piazza Strozzi a Firenze. Scopri la sua storia
Un secolo di cinema e cultura
Dal 1922 a oggi, la storia del cinema Odeon di Firenze in un libro ricco di immagini, documenti, storie e curiosità.
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